Il punto del Presidente
Il punto del Presidente
Da lunedì 25 agosto abbiamo riaperto gli uffici dopo la sosta estiva e siamo tornati del tutto operativi.
Prima di dare uno sguardo al futuro consentitemi però di fare un piccolo excursus delle attività fatte prima e durante l’estate a livello nazionale.
Mi riferisco soprattutto al Giubileo dello Sportivo tenutosi a Roma il 14 e 15 giugno che, oltre alle solenni funzioni religiose, è stato arricchito da interventi di grandi protagonisti e relatori sportivi.
Penso in particolare a Felipe Massa, ex formula uno, Giulia Ghiretti, nuotatrice paralimpica, Damiano Tommasi, ex calciatore e attuale sindaco di Verona, Gordon Hayward ex cestista NBA e altri che hanno parlato dello sport come scuola di vita e missione di fraternità.
In quelle giornate si sono tenute anche diverse assemblee alla presenza delle massime autorità sportive e istituzione come il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il presidente onorario del CiO Thomas Bach e il presidente nazionale del Csi Vittorio Bosio.
Nella giornata di domenica vi è stata la Santa Messa officiata dal Pontefice, che ha fatto una toccante omelia relativa allo sport.
Gli insegnamenti che sono stati dati nel corso dell’evento hanno toccato il cuore dei presenti e messo in evidenza i lati positivi dello sport, che potrebbero essere sintetizzati con una frase di Papa Francesco «non accontentatevi di un pareggio mediocre ma date il meglio di voi stessi per ciò che davvero vale e che dura per sempre».
Ne approfitto per ricordare che a Parma il Giubileo dello Sportivo si terrà sabato 28 settembre in piazzale della Pilotta, dove i ragazzi avranno la possibilità di provare diversi sport.
Durante l’estate si sono anche concluse le finali nazionali delle varie attività sportive Csi con un eclatante successo di partecipazione da parte degli associati. Come Ente dobbiamo sentirci orgogliosi di quanto facciamo per la promozione dello sport.
Le manifestazioni nazionali sono un momento particolare della vita associativa, che trova la propria base in ciò che avviene nei comitati territoriali, negli oratori e nelle società.
Questo la dice lunga sull’importanza del “quotidiano”, senza di cui le finali nazionali rischierebbero di essere una kermesse vuota di senso.
È stata una grande soddisfazione vedere migliaia di giovani impegnarsi nel proprio sport, socializzando e facendo amicizia. Tutto ciò ripaga i dirigenti, gli allenatori e i responsabili dei comitati dei sacrifici fatti durante l’anno.
Vorrei infine soffermarmi un attimo sulla figura degli allenatori che rivestono un ruolo importante dal punto di vista tecnico ma soprattutto educativo per le generazioni che crescono.
L’allenatore non deve essere solo colui che insegna la tecnica ma una guida per i ragazzi che li aiuti a far emergere la propria personalità e a sviluppare le cose positive che hanno dentro.
Certe volte l’allenatore sa riconoscere meglio dei genitori quando un ragazzo ha un problema e riesce ad aiutarlo a trovare una soluzione, chiedendo se qualcosa non va o spronandolo a fare di più nello sport come nella vita.
Occorre,e sono certo che ci sia negli allenatori del Csi, questa prerogativa : una sensibilità profonda e una propensione nel prendersi cura dei giovani.
Solo con queste persone riusciremo a far crescere generazioni di sportivi, ma soprattutto di buoni cittadini.
Cordialmente, Claudio Bassi